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    Benedire… in che modo?

    Quando usiamo il verbo benedire, la maggior parte delle volte lo coniughiamo al congiuntivo: “Che Dio ti benedica!” Ma benedire non è semplicemente auspicare che qualcosa di bello accada in un futuro più o meno prossimo. Nella benedizione, per come la intendo io, le categorie della possibilità e dell’attesa – tipiche dell’augurio – vengono meno. Per questo io preferisco l’indicativo. Presente. 🙂 Non “Dio ti benedicA”, allora, ma “Dio ti benedicE”, qui ed ora. So che dice bene di te, così come dice bene di me e di tutti i Suoi figli, a prescindere dal loro comportamento. Non è un soltanto un augurio, ma una constatazione. “Dire bene” corrisponde, così,…